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Rohesia rosè pas dosè Medodo Classico Cantele in astuccio

Ottimo con frutti di mare. Bottiglia da 0,75 l

22,90

Disponibile

Caratteristiche

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Cantina

Questa storia ha come inizio uno sguardo, come prologo i primi anni del Novecento. Da quella clessidra, sospesa su un’Italia color seppia, viene il destino di una famiglia e di un’azienda che porta il nome di Giovanni Battista Cantele. Fu lui a incrociare per primo lo sguardo al centro di questa storia, accadde a Imola, in piena guerra. Giovanni Battista Cantele si era lasciato alle spalle Pramaggiore, dov’era nato, per raggiungere il centro esatto della sua vita. Aveva la forma di un profilo di donna che un giorno  sarebbe diventata sua moglie, la madre dei suoi figli – Augusto e Domenico – e avrebbe ispirato il vino che oggi porta il suo nome: Teresa Manara. La grande guerra era finita Giovanni Battista si era avvicinato al mercato del vino sfuso, un mondo che cominciava in Puglia, dove si spingeva per scegliere il nettare scuro da portare via, verso nord. Quando Teresa Manara vide per la prima volta Lecce, la volta in cui decise di accompagnare il marito in uno dei tanti viaggi di lavoro, si sentì invasa dallo stesso tipo di silenzio che anni prima aveva rapito Giovanni. Una fascinazione improvvisa, irresistibile. Al punto che non poté fare a meno di restare. Proprio mentre dal Salento partivano i migranti per sbarcare il lunario nelle grandi città industriali, così lontane da una terra aspra, quasi un’isola. Augusto, il figlio adolescente un giorno del 1979 avrebbe fondato le Cantine Cantele, insieme a suo padre e a suo fratello Domenico dopo aver studiato al Centro di Ricerca per la Viticoltura a Conegliano e aver lavorato nelle cantine venete con particolare passione per i vini bianchi. Negli anni Settanta, mentre il mondo cambiava ancora una volta, Augusto raggiunse la sua famiglia, a Lecce, cominciando a lavorare come consulente a Guagnano e a Salice Salentino fino ai primi anni Novanta, quando furono acquistati alcuni ettari vitati e prodotti i vini firmati Cantele. Oggi sono i nipoti di Teresa Manara e Giovanni Battista Cantele a continuare la stesura di questo racconto di famiglia versato da bere in tanti calici. I figli di Augusto Cantele, Gianni e Paolo, e i figli di Domenico, Umberto e Luisa. Uno sguardo li accomuna, un talento liquido, un sogno chiamato vino.

Descrizione

Rohesia rosè pas dosè della cantina Cantele è un eccellente spumante della vendemmia 2016 prodotto con il Medodo Classico da uve Negroamaro. Ha una struttura elegante e un notevole equilibrio tra la rotondità donata dai 60 mesi di affinamento e la freschezza del nerbo acido.

Caratteristiche organolettiche: 

Il Perlage è fine, elegante e persistente. Ha un colore rosa antico con riflessi ramati che si spingono verso il corallo. Al naso ci sono delicati sentori di mirtilli e rosa rosa si intrecciano a note speziate, di liquirizia e crosta di pane. Nel bicchiere, con il passare dei minuti e qualche grado celsius in più, si alimentano ulteriori sfumature di the nero e macchia mediterranea. In bocca è elegante e un notevole equilibrio tra la rotondità donata dai 60 mesi di affinamento e la freschezza del nerbo acido.

Tempo di conservazione: 

10 anni

Abbinamenti gastronomici

,

Vinificazione 

Metodo Classico

Riconoscimenti 

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