Spedizione gratuita per ordini superiori a 69.9 euro

Registrati
Carrello

Primitivo vs. Negroamaro

Baciata dal sole e bagnata dal mare, la Puglia è la regione perfetta per la coltivazione delle viti. La viticoltura viene praticata in Puglia fin dai tempi antichissimi e risale al periodo di maggiore espansione Fenicia e Greca. Oggi la regione Puglia è uno dei più grandi e importanti produttori di vino in Italia. Produce diversi tipi di vino, ma soprattutto vini rossi e rosati a base di uve Primitivo e Negroamaro, i due vitigni più importanti della regione. Allora scopriamo e troviamo insieme le differenze e somiglianze nei due vitigni principali da cui sono prodotti i migliori vini pugliesi.

PRIMITIVO

Il Primitivo è uno dei vitigni a bacca rossa più famosi del sud Italia, oltre a essere uno dei vitigni più importanti per viticoltura e l’enologia della Puglia. Il suo curioso nome deve probabilmente alle caratteristiche fasi vegetative della pianta tutte precoci, dalla maturazione al germogliamento, dalla fioritura all’invaiatura. Il vitigno viene vendemmiato già a fine agosto. Nei giorni nostri il Primitivo è coltivato soprattutto nella zona di Manduria, in provincia di Taranto, da cui si produce la DOC Primitivo di Manduria e la DOCG Primitivo di Manduria dolce naturale, e nel Barese, nel territorio di Gioia del Colle.

Il Primitivo registra una singolare somiglianza con il vitigno californiano Zinfandel. Infatti, è un vitigno giramondo. Lo ritroviamo di là dell’Atlantico, negli Stati Uniti. In California rappresenta una delle varietà di più antica importazione, coltivato dal 1860 con il nome di Zinfandel, denominazione sconosciuta in Europa. Si tratta di uno dei vitigni più importanti degli Stati Uniti, utilizzato soprattutto per vini rossi e rosati di pregio. Per molti anni il Primitivo è stato usato come vino “da taglio” per rinforzare vini del nord Italia, grazie al naturale grado alcolico elevato, al colore intenso e alla sua struttura. Oggi, però, il Primitivo viene sempre più spesso vinificato in purezza. Negli ultimi 20 anni si è sviluppata tra i produttori pugliesi una maggiore consapevolezza delle potenzialità del Primitivo e grazie all’importante lavoro dei viticoltori si è riusciti a valorizzare questo vino rosso intenso e potente, di grande eleganza e finezza.

Il primitivo di oggi è un vino robusto, ben strutturato con buonissimi profumi identitari, palati vellutati e buona longevità. È un vino che piace molto sia a uomini che a donne grazie al suo gusto morbido, pieno, caldo, dolce ed elegante.

NEGROAMARO

Anche Il Negroamaro è uno dei vitigni molto importante nel sud dell’Italia, grazie alle sue grandi qualità organolettiche in purezza e rapporto qualità/prezzo. Questo vino pugliese è molto apprezzato non solo in Italia ma anche all’estero ormai da più di 10 anni. Il nome del vitigno derivi dal dialetto locale salentino e, precisamente, da “Niuru Maru” che significa “nero amaro”, è un riferimento all’intenso colore di Negroamaro e gusto leggermente amarognolo. Il vitigno viene realizzato nel Salento, nelle zone pugliesi di Taranto, Brindisi e Lecce.

Il Negroamaro è utilizzato per produrre numerosi vini di livello a Denominazione di Origine Controllata (DOC) e Indicazione Geografica Tipica (IGT). Forse il più noto è Salice Salentino DOC,  è il vino più rappresentativo del sud della Puglia ed è prodotto con Negroamaro  e una piccola percentuale di Malvasia Nera. Per il Negroamaro invece la vendemmia si avvia intorno alla seconda decade di settembre.

Come Il Primitivo anche Il Negroamaro in passato è stato utilizzato solamente per tagliare alcuni vini del nord grazie alla elevata presenza di zucchero ed intenso colore e non si usava mai puro.  Ma negli ultimi 10 anni, però, questa tendenza si è fermata. I produttori della penisola Salentina, detta tacco d’Italia, hanno iniziato a produrre Negroamaro in purezza, creando un prodotto che ha un profumo inconfondibile, dai tannini vellutati, dotato di profondità e sfumature e che viene sempre più apprezzato dal mercato sia nazionale che estero.

Per conoscere meglio i migliori vini pugliesi prodotti con uva Primitivo e Negroamaro, Vi consiglio di assaggiare i seguenti vini:

12 e mezzo Primitivo 2020 Salento IGP. Cantina Varvaglione.

Vino rosso ben strutturato e dal sorso robusto, capace di narrare l’intensità di un vitigno che da semplice uva da taglio è diventato uno dei più apprezzati nel panorama enologico internazionale. Ha un colore rosso molto elegante. Profumo intenso, con sentori fruttati di prugne mature, confettura di ciliegia e note di cacao, appena speziato con un finale che dona note di vaniglia. Gusto morbido e ricco di tannini maturi. Vedi la scheda completa

14 primitivo Gioia del Colle DOC 2019. Cantina Polvanera.

Colore rosso rubino profondo con riflessi granati Profumi avvolgenti di prugna, ciliegia e susina matura, accompagnati da ricordi di timo, tabacco e liquirizia Gusto pieno ed equilibrato, con generoso calore, mitigato da tannini vellutati e da succosa freschezza. Finale lungo e coerente. Vedi la scheda completa

Es Primitivo Salento IGT 2019. Cantina Gianfranco Fino.

Il vino più rappresentativo della cantina, capace come nessun altro di coniugare eleganza e concentrazione in un continuo rincorrersi tra acidità e calore. Ampio e generoso, “l’Es” è il risultato di un’attenta selezione dei grappoli raccolti dopo un leggero appassimento in pianta, vinificato in acciaio e lasciato maturare per nove mesi in barrique di primo e secondo passaggio. Vedi la scheda completa

Sessantanni Primitivo di Manduria DOP 2017. Cantina San MARZANO.

Vino icona di una filosofia di pensiero e lavoro. Sessantanni Primitivo di Manduria DOP è l’etichetta che ha cambiato la percezione dei vini pugliesi nel mondo. Da uve provenienti da vecchie vigne con almeno sessant’anni di età e allevate ad alberello, sistema tradizionale pugliese. Genius loci, espressione e orgoglio della nostra storia. Vedi la scheda completa


Roccamora Negroamaro DOC Nardò 2019. Cantina Schola Sarmenti.

Roccamora Negramaro Nardò DOC è un vino rosso prodotto da uve 100% Negroamaro dalla cantina Schola Sarmenti. L’età media delle vigne da cui provengono queste uve è di 20 anni e sono allevate con sistema a Guyot. Le uve che vengono raccolte a mano e delicatamente riposte in piccole cassette areate per preservarne l’integrità. Vedi scheda completa

Teresa Manara Negroamaro Salento IGT 2018. Cantina Cantele.

Il Teresa Manara di Cantele è un grande vino barricato ottenuto da uve negroamaro in purezza. Ha un colore rosso rubino intenso variegato con tenui riflessi amarena. Al naso esprime un bouquet con aromi di frutta e i fiori rossi. Al palato il vino è caldo e morbido. Vedi la scheda completa


F Negroamaro Salento IGP 2019. Cantina San Marzano

Tre vigneti, una lettera apposta sul legno a identificarli. “F” come Feudi di San Marzano, nome integrante la nostra storia. È un vitigno molto antico, il Negroamaro. In questa sua espressione diventa particolarmente vellutato ed elegante, carnoso e propenso all’invecchiamento. Vedi la scheda completa

Nuovo cliente? Per te subito uno sconto di 5 euro sul carrello!

0
Apri la chat
Serve aiuto?
Ciao, possiamo aiutarti?
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram