Sicilia è la regione italiana più meridionale e la più grande isola del Mar Mediterraneo.

E’ spesso definita l’isola del vino per le sue antiche tradizioni enologiche e per la varietà dei vitigni autoctoni. E’ il centro più importante della produzione del vino nel Mediterraneo da oltre 2,5 mila anni, da quando sulle coste siciliane cominciarono ad apparire le prime colonie greche.

Il clima unico e i terreni di origine vulcanica aiutano i viticoltori a creare i loro capolavori. In Sicilia le uve maturano velocemente e in agosto iniziano i lavori di raccolta nei vigneti che dura 90 giorni circa .Va notato che la raccolta dell’uva non è una cosa così semplice, poiché durante il giorno la temperatura dell’aria è di circa 45 ° C e le persone devono aspettare la notte o il vento fresco salvifico dall’Africa.

La Sicilia è una delle regioni più vitati dell’Italia con 98.000 ettari nel 2020.
Le pianure e le basse colline della Sicilia occidentale sono coltivate principalmente con varietà bianche – Catarratto, Grillo, Inzolia e Chardonnay, ma insieme a loro crescono Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Merlot e Syrah. La parte occidentale dell’isola rappresenta circa il 70% di tutto il vino siciliano. Invece la Sicilia Orientale è ricca per le uva a bacca rossa come Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Frappato.
Le varietà locali più apprezzate sono il Nero d’Avola a bacca rossa e il Catarratto a bacca bianca.

Il Catarratto – uno dei vitigni bianchi più antichi dell’isola che occupa quasi un terzo di tutti i vigneti. Questo vitigno sta alla base della produzione del Marsala DOC, il vino più famoso dell’isola chiamato il sole siciliano. Il vitigno Nero d’Avola è il biglietto da visita della regione siciliana. Da un lato, ha un carattere unicamente caldo adatto alle serate invernali.

D’altro lato, in diverse parti della Sicilia si comporta diversamente: ad ovest è più luminoso e concentrato, ad est, nelle regioni montuose dell’Etna, è più elegante e acido.