Laphroaig, è un termine gaelico che significa “la bella cavità sull’amplia valle”, ovvero l’Islay, terra madre dello scotch whisky torbato, la cui vellutata sensazione affumicata contribuisce a renderlo davvero unico nel suo genere. La distilleria è stata fondata nel 1815 e nonostante la storia secolare e i molteplici avvicendamenti di proprietà, la distilleria Laphroaigh non ha mai abbandonato il sistema di produzione voluto dalla tradizione. Parliamo infatti di una delle poche distillerie scozzesi che produce a pavimento parte del proprio fabbisogno di orzo maltato ed è l’unica che estrae ancora a mano la torba, senza “spremerla” con l’uso di macchinari, ma preservandola con tutti i suoi preziosi oli vegetali. Anche l’acqua svolge un ruolo da protagonista: l’acqua piovana, prima di sgorgare, filtra attraverso strati di torba finché trova la dura roccia. Questo processo naturale la rende un ingrediente unico e fondamentale. Per quanto riguarda la distillazione, nello stabilimento troviamo una batteria di ben 7 alambicchi, tre wash still per quanto riguarda la prima distillazione, e quattro spirit still per la seconda. Questo costringe il distillery manager a mettere il distillato appena ottenuto in una vasca di blending per mantenerne costante il carattere. Per l’invecchiamento si utilizzano botti di ex bourbon, Maker’s Mark e Jim Beam, e Quarter Cask. Una volta terminato l’affinamento in botte il prodotto viene portato alla gradazione ottimale per l’imbottigliamento.