Alla base una amicizia che affonda le radici nella musica jazz, poi maturata e rinsaldata negli anni attraverso la passione comune per il vino ed i vitigni autoctoni del Tavoliere, ma sopratutto la convinzione di poter produrre anche al Sud spumanti di pregio, e l’intuizione – poi rivelatasi vincente – di poter valorizzare nelle “bollicine” il vitigno autoctono della Capitanata “Bombino bianco” che nella spumantizzazione riesce ad esprimersi nella sua pienezza. Il resto è capacità imprenditoriale ed uno straordinario attaccamento ai valori d’origine del territorio. E’ così che tre amici, Girolamo D’Amico, Louis Rapini e Ulrico Priore (note biografiche) hanno creato, nel 1979, l’apprezzata e rinomata produzione di spumanti “d’Araprì” (il marchio è dato dalle prime lettere dei tre cognomi letti in successione), unica realtà pugliese che produce esclusivamente spumanti con il metodo classico (ovvero con fermentazione in bottiglia, detto anche metodo “Champenoise". Il 2019 vede l’entrata a pieno titolo della nuova generazione (in un certo senso il passaggio del testimone), ovvero i figli Anna d’Amico, Daniele Rapini e Antonio Priore con la trasformazione della società in Società Agricola. E per celebrare i quarant’anni di attività un nuovo spumante rosé prodotto esclusivamente da Uva di Troia “Sansevieria”.
La Cantina
L’attività è dislocata attualmente in due strutture, in una (vendangerie) aperta da settembre a marzo, periodo in cui viene lavorata l’uva e trasformata in vino ( presse in azione ), nell’altra, un’antica cantina dei 700 ( tour accoglienza ) situata nel centro storico della città, il vino già imbottigliato con tappatura provvisoria, completa il ciclo di produzione. Qui vengono mantenute in vita alcune strutture e attrezzature “storiche”, e grazie alla peculiarità dell’ambiente dai connotati architettonici molto ricercati. La Casa si attiene scrupolosamente ai metodi produttivi dettati dall’antica tradizione artigianale con una scrupolosa cura di tutte le fasi della produzione
Descrizione
E’ il prodotto più commercializzato della Casa, ed è stato anche il primo ad essere prodotto. Vede l’aggiunta della liquer d’expedition. Il Brut d’Araprì è di uvaggio misto di uve Bombino bianco e Pinot Nero e si rivolge ad una larga fascia di consumatori, da sempre molto apprezzata per la sua immediatezza e versatilità.
Caratteristiche organolettiche:
Colore: paglierino brillante e di perlage sottile
Naso: bouquet etereo con sentore di lisato (crosta di pane),. il quadro olfattivo, ingentilito da profumi di fiori di campo essiccati e rimpolpato da sentori fruttati di mela, pesca gialla e arancia.
Gusto: Delicatamente secco ed armonico, con bocca fresca e di buon corpo e retrolfatto di note tostate e panettone. Conclude con un finale pulito e asciutto, con una raffinata secchezza che risucchia l’iniziale dolcezza.
Rifermentazione in bottiglia. Ogni bottiglia riposa minimo 24 mesi al riparo della luce e delle correnti d’aria e degli urti, ad una temperatura di 13° C, nei sotterranei dell'antica Cantina.
Sboccatura (degorgement): a la glace manualmente, con aggiunta dello sciroppo di dosaggio, circa due mesi prima della commercializzazione.