Sette amici con la passione per le fermentazioni e una masseria abbandonata da recuperare con più di sette ettari di terra, un tempo adibita a stalla e mungitura. Nasce così il progetto La Cattiva, a Sammichele di Bari, vini naturali e tanta voglia di sperimentare. I vigneti sono tutti di proprietà di Marianna Pastore Bovio, anch’essa parte del progetto. Tutti gli impianti nascono in biologico, nessun trattamento se non zolfo e rame, lavorazione totalmente manuale e vitigni locali come Primitivo, Negroamaro, Aleatico, Montepulciano, Aglianico e Trebbiano. Nessun lievito selezionato, ma fermentazioni spontanee attentamente monitorate. Nessuna aggiunta di solforosa e intensi controlli sulle temperature e sulla pulizia degli impianti. Anche l’idea delle etichette “cattivissime” realizzate ad opera di diversi artisti, si è rivelata un grande successo.